Il sottoscritto prosecco mi piace. E pure assai. Di Asolo, intanto. Che è la nuova denominazione adottata con la DOCG al posto di quella che parlava del Montello e dei Colli Asolani, colline a sud di Valdobbiadene. Mi piace perché é diverso, austero e metallico. Diverso. Sia chiaro, tra virgolette; diverso...
Leggi di PiùDi Princic è pieno il Friuli e ce ne sono un paio che producono dei #vinidellamadonna. Tra questi, uno che in etichetta si legge Doro ma che, in realtà, si chiama Sandro: bassino e un po’ panciuto, mani grandi e folti baffoni grigiastri, uomo di poche parole ma sincero, come i suoi...
Leggi di PiùMentre continuano a ritmo serrato le selezioni dei brani per la #compilescion del viaggio che ci condurrà il prossimo 4 agosto in quel di Melfi, ospiti di Sara Carbone, già fremo al solo pensiero di #aglianicodelvulture1. Primo. Non sono mai stato in Basilicata se non una volta, da piccolo,...
Leggi di PiùAngelo Di Costanzo è sommelier presso il ristorante “L’Olivo” del prestigioso Capri Palace Hotel&Spa in Anacapri, già Primo Sommelier della Campania 2008. Con Lilly Avallone cura il blog L’Arcante – Diario enogastronomico di un sommelier, on line dal 2009. L’idea di Angelo di uno spazio di crescita, confronto e condivisione – “Mani giunte...
Leggi di PiùIl vino che infiamma, per come la penso io, ha un preciso identikit: è quello che non t’aspetti e che ricordi anche a distanza di tempo, che ti stupisce per il più banale dei motivi: probabilmente perchè non l’avresti mai cercato. Come è capitato a me stavolta, più o meno, nel mare...
Leggi di PiùCome non amare questo pigato dorato e lucente. Soprattutto ora che ha già qualche annetto sulle spalle. Il nome parla da solo: Spigau, cioè pigau (pigato in ligure) con la ‘s‘ anteposta a mò di negazione; Crociata, suggestivo riferimento alla personale battaglia di Fausto De Andreis, vigneron in quel di...
Leggi di PiùNon male questo uvaggio di greco bianco e chardonnay. Poco calabrese, forse. Anche per via di quella fascinosa borgognona e del passaggio in barrique, breve, che non copre ma esalta. Bianco da opposti: l’internazionale a braccetto con l’autoctono che, se appassito al sole, dona uno tra i nettari più pregiati. Elegante e delicato...
Leggi di PiùVinitaly 2010. Lunch time: un panino al volo, di quelli che è #megliochenondicoaltro. Poi, di nuovo assaggi a ruota libera: Ecco il resoconto di una rapida puntatina nel padiglione Sicilia. Niente male i vini di Caravaglio, piccola azienda a conduzione biologica in quel di Malfa (uno dei tre comuni dell’isola...
Leggi di PiùComincio dai numeri. Quello del 2010 è stato il mio secondo Vinitaly, il primo da quando c’è [S]tralci di vite, dopo l’assenza forzata dello scorso anno. Ho deciso in extremis (come al solito…), con tutti i problemi del caso quanto ad organizzazione. In fin dei conti mi è andata pure di lusso: ho beccato...
Leggi di PiùSe un’oretta scarsa e 8 vini sono decisamente troppo poco per cogliere la grandeur dell’intera produzione vinicola del “beau jardin” caro a Luigi XIV, non è certo difficile capire che “les grands vins d’Alsace” sono soprattutto “les blancs”, visto che pinot noir a parte – che, con tutto il...
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