Che sorpresa! Ma manco tanto (cit), in realtà, ché i primi bicchieri di Durello (quelli per così dire di studio, nel senso mutuato dalle migliori telecronache calcistiche) mi erano piaciuti non poco (dico, ricordate questa boccia?!?). Così, i giorni a Vicenza sono stati l’occasione giusta che aspettavo da un po’ per...
Leggi di PiùQuello sul sangiovese (di Romagna) di Marta Valpiani è solo l’ultimo – in ordine di tempo – di una lunga lista di tasting panel. Si svolge, ecco la novità, in due momenti: prima boccia da consumarsi (preferibilmente) entro il 31 maggio, la seconda più o meno a fine anno. Almeno, questo ha chiesto Elisa Mazzavillani, figlia...
Leggi di PiùDionisio Meola e sua moglie Lia Falato sono le classiche persone con cui non smetteresti mai di parlare. Hanno passione, lo si capisce dagli occhi e dalle mani (le stesse con le quali lavorano i 10 ettari di vigneti sparsi tra i comuni di Castelvenere, Guardia Sanframondi e Vitulano, tutti...
Leggi di PiùDi Torraccia del Piantavigna mai avevo sentito parlare. Solo cercando in rete, avevo scoperto che la Torraccia altro non è (era?) che la torre diroccata del Castello di Cavenago dove un certo Pierino Piantavigna – nonno materno di Alessandro Francoli (dal 1996 al timone dell’azienda) – possedeva alcuni vigneti. E poco...
Leggi di PiùM’ha fatto un certo effetto vedere quelle bottiglie marroni con le etichette ingiallite, segnate dal tempo, e (poter solo) immaginare l’Irpinia degli anni che furono, di quando non c’erano strade – per dire – e le uve venivano trasportate in cantina con le carrette. Così pure, pensare alla centralità della figura...
Leggi di PiùQuando penso a Fulvio Bressan, prima ancora che ai suoi vini, mi vengono irrimediabilmente in mente due cose. Uno. Che il buon Alessandro Morichetti c’aveva preso: il Fulvione nazionale è una «controfigura mancata dell’A-Team». Un po’ Hannibal (per il sigaro) e un po’ P. E. Baracus (per la stazza), per dire. Guardate...
Leggi di PiùÈ vero, «l’aglianico è una bestiaccia». Ne parlavo anche con Guerino Cocchiaro, classe 1989, oggi impegnato a tempo pieno nel nuovo corso dell’azienda di famiglia – La Dormiente – che si trova a Torrecuso, proprio ai piedi del Monte Pentime*. Tanto più che, essendo un vitigno particolarmente sensibile a oidio e...
Leggi di PiùMe l’avevano presentata come la falanghina, aggiungendo che una volta assaggiata avrei dovuto resettare il palato. Non è andata così, però: la profezia non si è avverata. Non per adesso, almeno. 😉 Ché a voler (ingiustamente) sorvolare per un attimo su tutto il resto, ci sono soprattutto le dolci speziature del legno che producono l’indesiderato effetto di sbiadire i caratteri di tipicità...
Leggi di PiùQuel poco che so dell’Amphibolite Nature di Joseph Landron lo devo a Stefano, titolare della distribuzione milanese Sarfati e appassionato mescitore in quel grazioso bar à vin che si trova in largo La Foppa, a due passi da dove lavoro. 😉 Un bianco che deriva il nome dalle anfibolite* di cui sono ricchi i suoli della Loira Atlantica...
Leggi di PiùIl Brunello di Montalcino “Case Basse” 1979 di Gianfranco Soldera: una bottiglia mitica. Pensavo proprio ieri, leggendo della sua morte, che io il mio ultimo saluto a Giulio Gambelli lo avevo già dato qualche giorno fa, pur senza volerlo. Non l’ho mai incontrato di persona ma mi piace pensare che io...
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