Alcuni amici mi prendono in giro perché mi piace il rum o rhum, chiamatelo come vi pare [anche se poi la lettera (h)acca è assolutamente decisiva e la sua presenza/assenza è quantomai indicativa, mi pare, della provenienza geografica].
Forse perché il rum è tra i superalcolici più diffusi per cocktails e intrugli vari, specialmente nei locali notturni – vi dice niente rummeccoca?!?
O probabilmente perché non ne hanno mai assaggiato uno di qualità, ecco. Tipo questo che io ho sorseggiato in veranda, dopo il pranzo nel nuovissimo ristorante di Ilario Vinciguerra a Gallarate (di cui parlo oggi di là, sul sito di Luciano Pignataro).
Giovanotto questo l’ho messo in carta ieri…
sei troppo avanti, ragazzo! 😉