Una piacevole sorpresa. Al di là delle complicanze in etichetta e di un sistema di denominazioni – quello tedesco – per il quale non ho mai avuto simpatia.
Una bevuta non impegnativa, del tipo lo voglio fresco e agile; comodamente bevuto al calice al Vinodromo, laboratorio del vino in zona Bligny a Milano, in una di quelle serate che non si capisce se vuole piovere o no.
Un bianco lineare e pulito che punta tutto sull’immediatezza senza, però, essere scontato. I profuma di cedro e mela verde tornano al palato con puntualità, con il salato a bilanciare la dolcezza sullo sfondo.
Prezzo piccolo. Ben oltre ogni attesa la felicità.