Joseph Landron e l’Amphibolite Nature 2010

By alexmarra83 / 09/01/2012

Quel poco che so dell’Amphibolite Nature di Joseph Landron lo devo a Stefano, titolare della distribuzione milanese Sarfati e appassionato mescitore in quel grazioso bar à vin che si trova in largo La Foppaa due passi da dove lavoro. 😉

Un bianco che deriva il nome dalle anfibolite* di cui sono ricchi i suoli della Loira Atlantica (che poi è la zona dove è storicamente allevato il vitigno muscadet, anche noto come melon de Bourgogne).

Muscadet AOC Cuvée Amphibolite nature 2010, Joseph Landron, Uploaded from the Photobucket iPhone App

Vendemmia manuale, fermentazione con soli lieviti indigeni in vetro-cemento, affinamento sur lies per quattro mesi e nessuna filtrazione prima dell’imbottigliamento.

La cifra stilistica di questo spettacoloso vino francese, millesimo 2010, è più o meno questa: grande immediatezza, leggi piacevolezza e semplicità di beva. Un vino naturale che sa di mare ed è giocato su una sottile (nel senso di assai elegante) ma assolutamente non trascurabile acidità. Gli undici gradi e mezzo, poi, ne fanno definitivamente un bianco di quelli che ne berresti a secchi (cit), ecco. 🙂

La bottiglia viene via a 14 euro, se non vado errato. Unica perplessità: perché un tappo diverso dal sughero?

* rocce metamorfiche di colore verde costituitesi durante l’affioramento degli oceani.

Avatar

Alessandro Marra

Chi Sono

Sannita di nascita – da mamma lumbàrd e papà irpino – ma tifoso dell’Avellino.

Da diverso tempo esiliato per studio (una triennale in Scienze Politiche e una magistrale in Giurisprudenza) e per lavoro (prima a Milano, ora a Roma).

Leggi di Più