Sono appena tornato a casa (quindi non a Milano…) dopo le “fatiche” di #aglianicodelvulture1 ed i giorni di vacanza trascorsi (offline o quasi) ad Otranto. Rimarrò qui nel mio Sannio giusto qualche giorno ché – mio malgrado – devo rientrare a Milano.
Avrei tante cose da scrivere sulla puntatina nel Vulture e lo farò certamente nei prossimi giorni. Per adesso voglio solo dire GRAZIE alle persone con cui l’ho condivisa.
In primis a Sara Carbone, per la magnifica ospitalità. E agli altri produttori: Basilisco, Camerlengo, Cantine del Notaio, Eleano, Elena Fucci, Eubea, Grifalco, Laluce, Macarico, Musto Carmelitano e Paternoster. A Giuseppe&Angela di Sapori dei Sassi.
A Vittorio Rusinà, vero trascinatore ed entusiasta esploratore di un terroir – quello vulturino – che merita molto più di quanto abbia finora ottenuto.
A Chiara Giovoni per la #compilescion ufficiale e per le riflessioni sul profumo.
A tutti gli altri: Lucia Barzanò, Gianluca Morino, Alessandro Setti, Andrea Bezzecchi, Jacopo Cossater e consorte con gli amici perugini, Filippo Ronco e consorte, Hande Leimer e Theo, Maria Grazia Melegari e marito, Fabrizio Vicari, Carla Campus, Eugenio Simoni, Alessandro Morichetti, Federico Miniussi, Sandra Salerno e tutte le persone di cui ora non ricordo il nome ma che – con la loro presenza – hanno reso questo evento quello che è stato, e cioè qualcosa di paranormale.