dalla germania

Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1985, Reinhold Oster. Il riesling sempreverde

Se c’è un vino che berrei a secchiate (cit), bene, quello è sicuramente il riesling. Renano, per la precisione, ché nello Stivale – salvo eccezioni (vedi per esempio l’Hérzu di Ettore Germano di cui ho già parlato in questo post) – si trova perlopiù quello italico. Tedesco più che alsaziano.

E se dovessi trovare un aggettivo per i riesling della Germania, e più in generale della fredda Europa continentale, non esiterei ad utilizzare quello con cui ci si riferisce a gran parte delle “conifere”: sempreverde. Questi vini conservano, infatti, caratteri di insospettabile gioventù anche a distanza di anni. Che dico, decenni.

Vini di grandissima bevibilità, che crescono in complessità col passare del tempo. Una facilità, però (quella di beva), che non appartiene – invece – ad un sistema di denominazioni tanto semplice quanto difficile da memorizzare, almeno per chi, come me, non conosce affatto la lingua e ha fatto una faticaccia ad imparare a memoria le declinazioni della Qualitatswein mit Pradikat (che è un po’ l’equivalente delle nostre docg).

Di recente, me ne sono capitati a tiro un paio, entrambi con un po’ di annetti sulle spalle. E questo senza contare che ho tentato in tutti i modi – ma invano, ahimé – di partecipare alla degustazione organizzata a Vinitaly da una rivista tedesca e condotta dal bravo Gian Luca Mazzella, ché lì pure qualche bell’assaggio sarebbe uscito fuori.

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L’ultimo dei due è questo riesling della Mosel-Saar-Ruwer, uno dei distretti viticoli di maggiore interesse, noto anche per i suoi Eiswein o “vini del ghiaccio”, tipologia ben poco diffusa in Italia. Millesimo 1985 per questa bottiglia prodotta da di Reinhold Oster che io ho acquistato qualche mese fa all’Enoteca Ronchi di Milano, appena giunta sullo scaffale direttamente dall’azienda, costatami circa 35 euro, se non ricordo male. Spesi bene, però. Altroché.

Un Auslese, quindi grappoli selezionati e raccolti tardivamente. L’ho apprezzato per quel suo essere snello e al tempo stesso ricco, freschissimo, ad alta definizione di profumi e aromi di bocca. Il grado alcolico contenuto, poi, contribuisce a che questa sia una di quelle bocce che non fai in tempo a tirarle il collo (cit) che te la sei già spazzolata per benino.

Profumi di pesca e cherosene, di grande compostezza, a bicchiere vuoto una nota che quasi diresti nocciola. Lungo, lunghissimo in bocca e integro, poi. Che i 25 anni e passa che ha non li dimostra affatto. Ma soprattutto, torno a ripetermi, agile che è un piacere berlo.

Fino all’ultima goccia. Lì, però, non è più un piacere. 😉

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(5) Commenti

  1. […] Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1985, Reinhold Oster. Il riesling sempreverde […]

  2. E vai Alessandro!,
    vini bianchi su vini bianchi, millesimi antichi, ti sono vicino nell’opera di proselitismo verso i vini “pallidi” e nella lotta contro il consumo dei vini d’annata.

    1. Ci siamo scelti una bella lotta, altroché!
      Ma possiamo farcela!
      🙂

  3. […] giorno fa I bianchi d’annata e da invecchiamento: ma stiamo davvero facendo cultura del vino?Ürziger Würzgarten Riesling Auslese 1985, Reinhold Oster. Il riesling sempreverdeDegustazioni dal basso: Fiano di Avellino. Clip #3Pronti per la tappa milanese di Superwhites 2011? […]

  4. […] diventa fan anche tu Era maggio e su queste paginette si parlava di Mosel-Saar-Ruwer e di riesling. Più precisamente, dell’Urziger Würzgarten millesimo 1985 di Reinhold Oster  (eccolo qui). […]

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