Il fatto (gravissimo) denunciato da Gianfranco Soldera e dalla sua famiglia va ben al di là del (pur ingente) danno economico: i 600 e passa ettolitri di vino atto a divenire Brunello di Montalcino buttati nelle fognature sono un colpo al cuore anche per il territorio e per la stessa denominazione, nuovamente sotto i riflettori dopo Brunellopoli.
Non si conosce ancora il perché di un gesto così vile: il fatto che non siano state rubate bottiglie o attrezzature sembrerebbe rafforzare l’ipotesi di un’intimidazione. Di sicuro non potremo bere le annate dal 2007 al 2012 dei Brunello di Montalcino dell’azienda agricola Case Basse. Un vero peccato. 🙁
Non che in passato, per la verità, avessi potuto godere così spesso di quei vini. L’ultimo capitato da queste parti era stato il Brunello di Montalcino Riserva “Case Basse” 1979, boccia acquistata da Il Postvino e bevuta proprio a Natale scorso.
Ci ripenso ora, nel riguardare la foto che mi ritrae intento nelle (eroiche) operazioni di stappatura [con tanto di gesso al gomito destro] mentre leggo il comunicato stampa della famiglia Soldera.
[…] Pubblicato il 17 dicembre 2012 | Nessun Commento Non potevo scegliere periodo (forse) peggiore per la mia prima volta a Montalcino. Parlo non soltanto del freddo che ci ha accompagnato nei due giorni trascorsi nella cittadina ilcinese, ma anche (e soprattutto) del clima, direi umano, che vi si respirava dopo i fattacci che hanno colpito l’azienda (forse) più rappresentativa dell’intera denominazione del Brunello di Montalcino (ne ho parlato anch’io qui). […]