Il Brunello di Montalcino “Case Basse” 1979 di Gianfranco Soldera: una bottiglia mitica.
Pensavo proprio ieri, leggendo della sua morte, che io il mio ultimo saluto a Giulio Gambelli lo avevo già dato qualche giorno fa, pur senza volerlo.
Non l’ho mai incontrato di persona ma mi piace pensare che io possa dedicargli adesso quel sorso di sangiovese che ha reso ancor più speciale il “mio” Santo Stefano. Non una bottiglia qualsiasi ma un cavallo di razza – il Brunello di Montalcino “Case Basse” 1979 di Gianfranco Soldera – in onore dell’uomo che tutti chiamavano rispettosamente Bicchierino. Non una bottiglia e basta ma la più bella farfalla per l’ultima farfalla del sangiovese (cit).
Un rosso rigoroso e di grande pulizia, dalle mille e più sfaccettature: il frutto rosso maturo ma ancora integro, le elegantissime sfumature floreali, le erbette sullo sfondo, la maggiorana e l’erba cipollina. Un vino vivo che ti fa battere il cuore e ti seduce con la sua naturalezza, con un sorso di disarmante espressività, per di più confortato da un tannino che è seta pura e da una freschezza inimmaginabile che ti accompagna fino in fondo. Fino alla fine.
Addio, Giulio. Riposa in pace.
[…] potuto godere così spesso di quei vini. L’ultimo capitato da queste parti era stato il Brunello di Montalcino Riserva “Case Basse” 1979, boccia acquistata da Il Postvino e bevuta proprio a Natale […]