Abbiamo già parlato di saison da queste parti. Qualche tempo fa era stata la volta di quella prodotta dal birrificio belga Dupont (leggi qui), ieri sera è toccato alla Sibilla del birrificio Toccalmatto.
Poco da dire, come al solito, ché la birra è pianeta alcolico ancora poco esplorato dal sottoscritto. Non vi nego, però, che la cosa comincia a prendermi davvero tanto… 🙂
Dopotutto, le occasioni non mancano. E poi, grazie a Bacco (?), BQ – alias Birra Artigianale di Qualità – è a due passi da dove abito e quindi mi riesce piuttosto facile farci un salto alla disperata ricerca di refrigerio nelle torride serate estive milanesi.
La Sibilla di Toccalmatto mi è piaciuta. Più beverina, se vogliamo, rispetto a quella di Dupont, che invece ricordo più giocata sulla complessità e su una più decisa speziatura (stavolta mi è sembrato di riconoscere anche il profumo del caffé appena macinato). Quella del birrificio di Fidenza è molto agrumata: racconta soprattutto di arance e mandarini, la nota speziata è solo lievemente accennata e il corpo è più snello, complice anche – rispetto alla belga – una gradazione alcolica leggermente inferiore (6%).
conosco bene, siamo vicini di … scrivania :))
Azz. Nel senso che ne hai un fusto adesso sulla scrivania mentre fai finta di lavorare? 🙂