A parlare dell’alluvione delle Cinque Terre e della Lunigiana furono, soprattutto, le immagini dei giornali e delle televisioni, così diverse da quelle che avevo io nella testa e risalenti alla mia unica volta lì, da quelle parti – 4 o forse 5 anni fa – senza nemmeno il tempo di una visita ai vigneti arroccati che ripidi scendono dalla montagna verso il mare.
Tempo dopo, ahimé, mi ritrovai a guardare le immagini di un disastro, leggendo le parole accorate di Fabrizio Scarpato, fuoriuscite dopo l’assaggio di un vino che avrebbe desiderato potesse condurlo “altrove” con la mente ma non lì, dove acqua e fango avevano cancellato tutto o quasi.
L’asta del 30 gennaio, organizzata da FIVI e AIS presso il Westin Palace Hotel di Milano è un modo per dare un contributo, grande o piccolo che sia. Centinaia di lotti di vini sono stati offerti dalle aziende di tutta Italia (e non solo) aderenti alla FIVI, la Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti – leggi qui l’elenco dei vini all’asta -tra cui i vini dell’azienda sannita Torre del Pagus (che ho visitato proprio qualche settimana fa), saranno messi all’asta. L’intero incasso – battitore d’eccezione il Presidente nazionale dell’AIS Antonello Maietta – sarà devoluto interamente agli alluvionati.
Dalle 15 alle 21, anche un banco di assaggio con oltre 100 etichette in degustazione. Se potete fare un salto, ecco, questa mi pare cose buona e giusta.