Mi fa strano parlare di birra nei giorni in cui impazza il Vinitaly, ma sono proprio della scorsa settimana le anticipazioni della guida alle Birre d’Italia 2017*, edita da Slow Food, che sarà in vendita a partire dal prossimo 20 aprile.
Tra le birre premiate, ci sono anche 2 sannite: la Kölsch del Saint John’s di Faicchio (tra le birre quotidiane)** e la Eikon Pacific Stout del Birrificio Borrillo di Molinara, (tra le grandi birre)***. Nessuna etichetta beneventana, invece, tra quelle che si sono aggiudicate il riconoscimento di birra Slow (che «oltre a essere eccellente per valore organolettico è in grado di emozionare, perché racconta la storia di un territorio, di un birrificio o di un birraio»).
A proposito del piccolo birrificio di Molinara, che avevo incrociato per la prima volta a dicembre scorso, durante la Festa del Torrone e del Croccantino, a San Marco dei Cavoti: avevo assaggiato 3 delle 4 birre della linea “standard”, con personale preferenza per la Fortore**** , ma nulla sapevo della Eikon Pacific stout, che fa parte di una linea di birre stagionali e mi dicono essere una Imperial Russian stout da 10 gradi alcolici.
Niente, toccherà provarla! 😉
* oltre 500 birrifici recensiti, più di 2600 birre assaggiate. La novità è l’inserimento in guida di tutte le beer firm, ovvero dei marchi sprovvisti di impianto produttivo, a condizione che sia chiara l’indicazione del birrificio che produce le birre e che vengano adeguate il prima possibile anche le etichette sulle bottiglie.
** «di grande qualità organolettica che ha come caratteri principali equilibrio, semplicità e piacevolezza».
*** «di assoluto valore organolettico, da non perdere».
**** le altre sono Molinara, Bar Umberto e Rescignana.
[credits Slow Food]