costiera amalfitana, etichette dalla campania

Monte di Grazia, almeno due ottimi motivi per tornare

Monte di Grazia

Alle pendici del monte di Grazia, che dà il nome all’azienda, è situato il vigneto da cui è partita l’avventura di Alfonso Arpino e della moglie Anna Santelia.

La mia prima volta a Monte di Grazia fu appena qualche settimana dopo essermi imbattuto, non senza un certo stupore, nei vini di questa piccola azienda biologica di Tramonti.

Mi colpì sin da subito lo sguardo curioso di quell’uomo minuto, baffuto e occhialuto. Medico di professione, pur senza alcuna esperienza di viticoltura alle spalle, Alfonso Arpino ha sempre avuto un forte interesse per le tradizioni agricole di questi luoghi. È anche grazie al suo impegno (e a quello dei figli Olivia e Fortunato, che oggi lo affiancano) se il paese “tra i monti”, la porta della costiera amalfitana per chi arriva dal Parco dei Monti Lattari e dal valico di Chiunzi scende verso il mare, è oggi famoso pure per gli eccellenti vini da alcune varietà autoctone salvate dall’oblio: biancatenera, pepella e ginestra, tra le bianche, e ancora tintore e moscio, tra quelle a bacca rossa.

Due ottimi motivi per tornare a Monte di Grazia

Il primo è lo Spurtiglione 2018, che in pratica è una variazione sul tema del Monte di Grazia Bianco: stesse uve (biancatenera, ginestra e pepella, appunto), solo che la vinificazione prevede una leggera macerazione. Ne risulta un sorso acidulo, sì, ma appena più spesso e meno sfuggente. Provato e riprovato tra l’inverno e l’estate scorsi, durante i lavori per Slow Wine 2021, confesso che è stato il mio preferito!

Il secondo è il Monte di Grazia Rosato 2018, ritrovato in forma smagliante esattamente un anno dopo il primo assaggio. A prevalere qui è il tintore, l’uva rossa tipica del borgo delle 13 contrade (ognuna con la sua chiesa!), con un piccolo saldo di moscio (10%), altra varietà pressoché del tutto dimenticata, ma per fortuna non dalla famiglia Arpino! Senza troppi giri di parole, uno dei vini rosa più interessanti (per carattere, sapore e facilità di beva) che io abbia assaggiato di recente.

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