etichette dalla campania, sannio

Fontanavecchia, le nuove annate

Fontanavecchia

Sono tornato a Fontanavecchia poco prima del Natale: è stata l’occasione per assaggiare le nuove annate dell’azienda di Torrecuso.

La famiglia Rillo ha da poco affidato la consulenza enologica al toscano Emiliano Falsini. Nessun stravolgimento, certo, ma non mancano le novità.

Gli assaggi

La prima novità è un altro bianco, da sole uve coda di volpe. C’è grande rispetto della varietà di partenza, e dunque: pochi, semplici profumi al naso, bocca “operaia” nella migliore accezione del termine, per un vino che fa della capacità di stare a tavola un punto di forza.

La seconda innovazione riguarda la criomacerazione delle uve per tutti i bianchi di casa. A beneficiarne sembra essere stato soprattutto il Fiano, che regala profumi più ampi e di maggiore definizione. Se poi la selezione delle uve falanghina dai vigneti di Bonea e Foglianise si contraddistingue per una maggiore verticalità rispetto alla futura etichetta “d’entrata”, il Greco si conferma tra le più interessanti interpretazioni del vitigno in terra sannita.

Sul fronte dei rossi c’è da segnalare un deciso scatto in avanti per il Piedirosso, che resta un “vino della gioia”, ma è più complesso e profondo rispetto alle precedenti versioni. Quanto all’Aglianico*, le cose stanno così: si potrebbe tranquillamente andare in bottiglia già adesso, senza alcun passaggio in legno. Il che è tutto dire: ci sarà da divertirsi con le etichette di Aglianico del Taburno (non fa eccezione il rosato).

Fontanavecchia
via Fontanavecchia
82030 Torrecuso (BN)
T 0824 876275
M info@fontanavecchia.info

* c’è anche una sperimentazione che non contempla inoculo di lieviti.

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