È stato un vero piacere poter partecipare, venerdì scorso, al Barbera Lab che ha aperto la trentaseiesima edizione della Festa del Vino di Castelvenere. Presenti tutti i produttori vienneresi di Barbera del Sannio, s’è tentato di fare il punto della situazione, insieme con Luciano Pignataro e Nicola Matarazzo, degustando alla cieca tutte le etichette in commercio.
Anche se il suo consumo è perlopiù limitato ai confini regionali, la Barbera del Sannio* è tipologia che sta riscuotendo un crescente successo. Tanto più nell’attuale momento storico, in cui sembrano prediligersi rossi più leggeri e godibili.
Le sue caratteristiche (profumi floreali e fruttati, tannino soltanto accennato) ne fanno, poi, un rosso tranquillamente spendibile anche sulle tavole estive, ben potendo reggere temperature di servizio tra i 14 e i 16 gradi.
Tornando al focus dello scorso fine settimana: tante conferme, qualche piacevole sorpresa. Segnalo, in particolare, due versioni imbottigliate come Beneventano IGP.
Precedenza al debuttante Giacomo Simone (nell’ordine, nome e cognome), ex studente di ingegneria a Siena. Il suo è un rosso di bella freschezza, scarno e dal finale leggermente amarognolo che stempera la tipica nota “dolce”.
Seconda vendemmia, invece, per La Feromani (La come Lavorgna, Feromani come le iniziali dei nomi dei 4 fratelli). Nicolaus è il vino che Nicola Lavorgna ha voluto dedicare al nonno di cui porta il nome, scomparso a 100 anni. Una Barbera del Sannio tipica e ben riconoscibile, più polputa dell’altra, con un sorso anch’esso lievemente amaro in chiusura.
* la superficie vitata complessiva è di appena 100 ettari, concentrata perlopiù nell’areale di Castelvenere, di cui soltanto il 20% iscritta alla DOP Sannio. La produzione annua si aggira intorno alle 60mila bottiglie.
[…] parziale discolpa, dico che ero in zona per il focus sulla Barbera del Sannio e Dugenta era davvero troppo vicina per non pensare di allungarmici. Dopotutto me l’ero […]