Quel poco che conoscevo Antoine Gaita era stato grazie ai suoi vini e a quel fuoriclasse del Vigna della Congregazione, uno dei primi cru di Fiano di Avellino.
Avevo saputo da poco, per vie traverse, della sua malattia ed è per questo che la nuova visita a Villa Diamante era saltata.
L’ultima volta lì, in contrada Toppole a Montefredane, era maggio 2011. Quel giorno, in missione con Massimo D’Alma [che è anche l’autore della bellissima foto, scattata proprio mentre eravamo all’opera] prima della #ddb programmata a Terroir Vino, girammo questa clip che fece ridere tantissimo noi e lo stesso Antoine.
Ed è così che vorrei ricordarlo.