Riflessioni post-fermentative al termine della lunga settimana del vino.
Non sono stato a Villa Favorita nè a VinoVinoVino. Ho speso a Vinitaly gli unici due giorni a mia disposizione (domenica e lunedì). Per motivi logistici. Ma anche perchè alcuni produttori presenti a Sarigo e Cerea li avevo già incontrati in giro qua e là, nei mesi scorsi. Non una scelta ideologica, ecco.
Mi faccio una domanda e mi do’ una risposta.
Che cos’è il vino?
E’ uva. O meglio, lo era prima di fermentare. E’ uno, forse, più che trino.Me ne faccio un’altra.
Che cos’è il vino per me?
È qualcosa che nasce dal lavoro serio dell’uomo in vigna. Non è una moda. Esige rispetto. È qualcosa che racconta storia, tradizioni, valori e identità di una terra e dei suoi uomini. E’ qualcosa che unisce e fa incontrare belle persone, in piedi oppure intorno a un tavolo. È qualcosa che emoziona e rimane viva nel ricordo.
Fatti una domanda e datti una risposta.
Sono d'accordo con te Alessandro…
Soprattutto su cosa è per me il vino… e aggiungo… il vino è frutto dell'uva, della terra e dell'uomo… queste tre cose insieme fanno l'unicità di ogni vino… e il bello di berlo… personalmente dentro al bicchiere voglio trovarci il frutto, il lavoro e il pensiero del vignaiolo e il posto dove vive… questa io la chiamo cultura.
Ciao Zak!
Hai ragione, questa è cultura!