Avevo già detto della puntatina fatta in terra veneta (leggi qui) a cavallo tra luglio e agosto scorsi e della visita alla bella azienda della famiglia Fongaro.
È bastata una piccola deviazione sulla strada del ritorno da Vicenza e taàc, eccomi a Roncà. Ad attendermi Matteo Fongaro e le sue bollicine (a quanto pare lì, nei Monti Lessini, nessuno si scandalizza se sente questa parolina); vini che, peraltro, avevo già incrociato (ricordate l’etichetta nera*, riserva da uve durella di cui avevo scritto qui!?) e che mi erano assai piaciuti, al punto da pensare di coinvolgere Matteo, a marzo scorso, nell’evento di promozione pensato dal Consorzio della Mozzarella di Bufala Campana dop.
Nell’azienda fondata dal nonno Guerrino, che oggi ha passato la mano (e il timone) ai due nipoti, si continua a vinificare solo le uve dei vigneti di proprietà, più o meno 10 ettari. Solo spumanti metodo classico, solo millesimi e principalmente durella**, per una produzione complessiva di circa 100 mila bottiglie.
Tralasciando ogni (superflua oltre che superficiale) valutazione sul fatto che è il brand, oggi, a essere in bella vista in etichetta (e non il nome della doc), protagonista rimane pur sempre la durella, uva assai strana a sentire chi la lavora, da tempo, in zona: grappolo grande, chicco grosso e buccia spessa, che trasformato in vino da’ profumi niente affatto complessi e tanta, tanta acidità.
L’etichetta verde è un pas dosé 30 mesi ma «l’obiettivo – dice Matteo – è quello di allungare a 36 mesi la permanenza sui lieviti. Ha un solo problema, dico io: si beve maledettamente in fretta. Parliamo pure dei profumi, per carità, gradevolissimi di agrumi e di erbette ma il pezzo forte è l’approccio, con il sorso che si concede in tutta la sua leggerezza (che non significa, però, mancanza di complessità; anzi) sì da risultare allo stesso tempo fresco e scorrevole, dritto e senza fronzoli, sapido e minerale.
Scusate se è poco (cit.)
Fongaro Società Agricola
via Motto Piane, 12
37030 Ronca’ (VR)
tel/fax 045.7460240
mail info@fongarospumanti.it
* thanks to Natascia Artosi di Etica Vitis per avermi fatto scoprire quel vino.
** due sole eccezioni: l’etichetta bianca (cuvée di durella e incrocio manzoni) e l’etichetta grigia (blend di durella e chardonnay).