I pochi giorni che ho recentemente trascorso nel Sannio son stati piuttosto intensi, pieni pieni di cose da fare della vita vera. Poco, molto poco il tempo per poter (solo pensare di) “passeggiare per vigne” (cit): ergo, dovrò aspettare ancora prima di poter fare le 2-3 puntatine che ho in programma da un po’.
Qualcosina di buono, però, con l’ignara complicità dei miei familiari, son pure riuscito a farla, eh! 😉 Intanto, ho assaggiato (bevuto, più che altro) 😉 anche gli altri due bianchi di Fontana Reale, la giovane azienda in biologico della cui falanghina avevo parlato qualche settimana fa sul sito di Luciano Pignataro (leggi).
Poi, permettetemi questi due flash.
La piacevole scoperta è Il Vinocolo. Avevo saputo di questo nuovo posto del bere bene da alcuni amici e per quel che di buono, poi, aveva scritto Jacopo Cossater (have a look!), passato per Foglianise la scorsa estate e rimasto entusiasta. Lì dove un tempo c’era il Tintori Wine Bar, oggi c’è un luogo diverso e nuove persone (Daniele Viola e sua moglie). Si può, certo, mangiare: i pochi piatti in carta cambiano con frequenza e secondo la stagionalità. Si può, soprattutto, bere bene, scegliendo da una carta con un’impostazione diversa, assolutamente orientata al naturale (e che vanta anche un’attenta scelta di birre). Le referenze saranno una cinquantina in tutto, quel che occorre per girare la nostra Italia secondo una prospettiva di critical drinking; scelte affatto banali, insomma, che denotano passione e preparazione, proposte oltretutto a prezzi corretti. Per dire, io ho bevuto un gran bel rosso (il Nero di Scansano 2007 de I Botri di Ghiaccioforte) a 17 europei, se non ricordo male. 😉
La conferma è l’Antica Osteria Frangiosa a Ponte. Un ristorante tradizionale a conduzione familiare, approdo sicuro dove mangiare i piatti della tradizione sannita, con Giovanni a muoversi con passione e competenza in sala. Tra le cose da gustare, meritano una menzione speciale l’olio extra vergine d’oliva monocultivar “ortice” e la “panzetta d’agnello ripiena”. Quanto ai vini, la carta attinge a piene mani dal territorio, ha discreta profondità e prezzi oculati. Bello ritrovare Limiti 2001, la Riserva di Aglianico del Taburno di Torre dei Chiusi; bello conoscere – merito proprio di Giovanni Frangiosa – il rosso “Don Miluccio” dell’azienda Caputo Michelina di Melizzano, uvaggio solo apparentemente insolito di barbera, montepulciano e sangiovese, quasi paradossalmente più pronto e godibile nella versione targata 2009 (imbottigliata come Sannio doc, a differenza del 2008 che, invece, era un vino da tavola).
Il Vinocolo – Critical Drinking
Vico G. Vetrone, 2
82030 Foglianise
tel. 0824/870429
www. ilvinocolo.com
Antica Osteria Frangiosa
via G. Ocone 12/A
82030 Ponte (BN)
tel. 0824/874054
Carissimo, grazie per la segnalazione. Ci vediamo di nuovo qui nel Sannio per le festività natalizie?
Saluti alla “signora”
Domenico
Uelà!
Sì, ci vediamo per le feste: è già scattato il countdown 🙂
[Signora salutata!] 😉
Concordo appieno con tutto!!! 😀
Daniele e Sara poi sono persone splendide!
Ti aspetto in territorio sannita per degustare buon vino!
A presto!
Lo sai, Irens.
È il posto giusto per andarci con tutta la banda 😉
[…] grazie al bravo Gianni, patron dell’Antica Osteria Frangiosa di Ponte (ricordate!? Ne avevo parlato qui), che me l’aveva stappata durante un pranzo veloce [ma manco tanto […]