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Irpinia Aglianico DOC “Memini” 2011, Guastaferro

L’incontro con i vini di Guastaferro è cosa piuttosto recente. A pranzo al Ristorante Museo La Ripa*, nell’inverno scorso, beccai un Taurasi “Primum” Riserva 2003 in ottima forma ed un sorprendente Irpinia Aglianico “Memini” 2008, quest’ultimo a poco meno di 10 europei in carta.

L’incontro con Raffaele Guastaferro direttamente sul campo, a Taurasi, è venuto soltanto alcuni mesi dopo. La sua è un’azienda familiare nata nel 2003 (prima il padre era un conferitore dei Feudi) che produce circa 10 mila bottiglie all’anno, esclusivamente dai 7 ettari di vigneto di proprietà.

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Mentre sto cercando di capire che fine hanno fatto le foto che avevo scattato in vigna (c’è un po’ di disordine qui ultimamente), vorrei dirvi di questo 2011, che è annata particolarmente importante per la piccola azienda taurasina, poiché segna l’inizio della (purtroppo breve) collaborazione con Antoine Gaita, prematuramente scomparso a gennaio di quest’anno.

Il Memini di questo millesimo – azzardo – non vuole probabilmente essere un vino elegante ed è anzi un po’ compresso al naso. Più sciolto in bocca, dove le cose vanno decisamente in modo diverso: tannino presente ma ben lavorato, sorso sapido e sorretto da una buona freschezza, c’è insomma ritmo ed una bella dinamica gustativa.

Sa stare a tavola, che è cosa non da poco. Ed è per questo che mi è piaciuto.

* Oltre che per il ristorante un questione, consiglio una puntatina a Rocca San Felice per scoprire il Pecorino di Carmasciano (dal nome dell’omonima località appena fuori il paese).

** Dei 3 ettari che si trovano in località Piano d’Angelo, circa la metà sono allevati con la tradizionale “starseta”.

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