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I miei Superwhites

Tenutasi il 4 maggio scorso nell’incantevole scenario dell’Hotel Four Seasons di Milano, la manifestazione (ideata nel 1999 dalla delegazione Slow Food del Friuli-Venezia Giulia per promuovere il top dei vini bianchi friulani, ovvero quei prodotti che nel corso di apposite degustazioni avessero raggiunto punteggi superiori a 84/100 secondo il giudizio di una commissione di esperti) ha visto la partecipazione di ben 52 aziende che hanno deliziato gli operatori, la stampa e gli appassionati accorsi in gran numero con il meglio della loro produzione.
In abbinamento, le eccellenze gastronomiche della regione: il prosciutto di San Daniele, il salame del Collio friulano, il prosciutto Praga con osso di Morgante ed il formaggio Montasio.
Non amo particolarmente questi eventi così affollati di vini e produttori ma ne riconosco l’assoluta utilità per le dinamiche commerciali. Certo, sarebbe stato impossibile degustare tutti i vini superwhites (vai all’elenco delle aziende superwhites): e allora mi sono dedicato alle realtà più piccole e a me sconosciute, che poi – secondo me – è un pò il senso di queste manifestazioni, dove un appassionato può sperimentare nuovi assaggi e orientare le scelte per i suoi futuri consumi.
Quelli che seguono sono i miei personali consigli per gli acquisti: i vini – azienda per azienda – che più mi hanno colpito e che meritano a mio parere un assaggio.
Azienda Agricola Zuani (vai al sito) ZUANI VIGNE 2008: un uvaggio di friulano, chardonnay, sauvignon e pinot grigio (tutti in eguale percentuale) di grande equilibrio e morbidezza.
L’azienda – di proprietà di Patrizia Felluga – produce soltanto due vini con lo stesso uvaggio: quello che mi è piaciuto fa solo acciaio (a differenza dell’altro che, invece, fa’ legno) ed è ottenuto da uve raccolte in normale stato di maturazione (invece che sovramature). Azienda Agricola ZIDARICH (vai al sito)
PRULKE 2006: un uvaggio di sauvignon al 60%, vitoska e malvasia per il restante 40%.
MALVASIA 2006: una malvasia istriana in purezza, di grande struttura e bevibilità.
L’azienda di Benjamin Zidarich utilizza soltanto lieviti autoctoni, non pratica chiarificazioni, filtrazioni né stabilizzazioni di alcun tipo; i vini fanno tutti macerazione sulle bucce (il Prulke per 20 giorni, la Malvasia per 12 giorni) e affinamento in legno per due anni. Segnalo anche la vitovska di cui ho già parlato qui.
Kante
VITOVSKA 2006: più godibile e meno spigolosa (forse anche meno caratteristica?!?) rispetto a quella di Zidarich, a differenza della quale non fa macerazione sulle bucce.
Edi Keber COLLIO CLASSICO 2008: uvaggio di friulano (70%), ribolla gialla (15%) e malvasia istriana (15%) che si caratterizza per mineralità, balsamicità al naso e buona persistenza.
Princic Doro PINOT BIANCO 2008: naso molto fine, ottima persistenza.
MALVASIA 2008: noce moscata e liquirizia, grande bevibilità.
Doro è un gran “personaggio”: secondo lui l’unico incaricato della distribuzione “vende troppo vino”, sottraendo preziose quantità destinate al consumo in famiglia. La sua abitazione si dice sia eternamente frequentata da folte schiere di ospiti…
Dario Raccaro FRIULIANO 2008: gran bel naso, notevole struttura, sapidità che arriva dal terreno, ottima persistenza in bocca, sentori minerali e fruttati. MALVASIA 2008: grandissima sapidità, note di affumicatura, noce moscata e liquirizia, pepe. Isidoro Polencic (vai al sito) PINOT BIANCO 2008: naso fine ma molto balsamico, elegante. FRIULANO 2007: spiccata morbidezza, comunque fresco e sapido, bellissimo naso. Drius PINOT BIANCO 2008: molto elegante, sia al naso che in bocca. Iole Grillo (vai al sito) SAUVIGNON 2007: franco sentore di foglia di pomodoro al naso, perfettamente coerente in bocca. Tenuta Pinni (vai al sito)
SAUVIGNON 2008: foglia di pomodoro e agrumi, molto piacevole ed elegante. Toros (vai al sito) PINOT BIANCO 2008: profumi di pera e melone bianco sia al naso che in bocca, molto elegante.

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