Lontani e diversi.
Due vini lontani appena 8 vendemmie ma così diversi nell’impostazione da lasciar pensare a una distanza ben più grande: sono i Capatosta di Poggio Argentiera che ho assaggiato di recente* a Milano e per i quali vorrei giusto spendere qualche parola, rimandando a questo post di Paolo Rossi per qualche dettaglio in più.
Il 2001 – diciamolo subito – ha fatto la sua figura, eh. 😉 Per essere un vino da medio-non lunghissimo affinamento, dicono, s’è difeso benone. E ciò pur non aiutato dal fatto di essere arrivato in ritardo (ah, i treni) 🙂 insieme a Gianpaolo Paglia che l’ha poi stappato e versato senza indugio. Più colore, meno trasparenze, più concentrazione; profumi che testimoniano una raggiunta maturità e una speziatura dolce un po’ più di quello che preferisco a precedere un sorso che è robusto e, a tratti, compassato.
Al suo cospetto il 2009 è un giovinetto ma rappresenta come meglio non si potrebbe l’inversione di rotta decisa dall’azienda proprio a partire da quella vendemmia e di cui lo stesso Gianpaolo ha dato conto sul suo blog: la conversione al biologico, l’abbandono della barrique e la ricerca di «uno stile meno concentrato e denso». E infatti: meno colore, più trasparenze, meno concentrazione; profumi sempre intensi ma caratterizzati da un’eleganza diversa, fatta anche di spigolosità e non solo di morbidezze; un sorso che nel complesso è più goloso, più appagante.
Leggo di un prossimo appuntamento a Milano con i Capatosta 2007-08-09 in assaggio: mi incuriosisce poter scoprire le tappe intermedie che hanno preceduto la “svolta”. Magari ci faccio un salto! 😉
Poggio Argentiera
località Banditella, 2 – 58100 Alberese (GR)
Tel. +39 0564 405099
Fax +39 0654 405199
mail info@poggioargentiera.com
* L’occasione era una degustazione dedicata ai vini di Toscana distribuiti da Sarzi Amadè, alla quale ero stato invitato da Simone Morosi. [oh, thanks!] 😉
rimango in attesa di una tua opinione se poi decidi di andare.
Gianpaolo
Se riesco, volentieri. 😉
Sarebbe interessante per capire se -cito Simone sulla mia pagina fb– è cambiato il vino o il tuo gusto.
Ricordi, poi, la domanda sulle “mode” che ti fecero quel giorno? 🙂
cambia tutto, anche le mode