Il Fiano Arenara dell’Agricola Cianciulli prende il nome dalla località alle porte del comune di Andretta (AV), ove si trovano la piccola cantina e poco meno di un ettaro di fiano.
Molto di quanto c’è da sapere sul territorio ove opera con tenacia la famiglia Cianciulli si può leggere sulla controetichetta del Fiano Arenara (like convinto), che è fortemente esplicativa e rifugge ogni goffo e retorico tentativo di sciorinare più o meno improbabili note di degustazione: “porta dentro l’unicità di una terra antica, la potenza del vento, i benefici delle escursioni termiche e dell’altitudine“.
L’altitudine, appunto. Siamo intorno agli 800 metri di quota e «fare vino qui significa davvero spingersi fino al limite», dice Pino Cianciulli, che con la moglie Gerarda Maglione ha scelto semplicemente di restare.
C’è poi un altro e non meno importante fattore che fa di Andretta, e più in generale, dell’Alta Irpinia un terroir tutto da scoprire, tanto più alla luce dei cambiamenti climatici in atto. Il piccolo centro, che domina la valle dell’Ofanto dall’alto di uno sperone roccioso, si trova al margine meridionale dell’altopiano del Formicoso: in un contesto paesaggistico e ambientale che presenta scarsi elementi di antropizzazione (anche per via della pesante eredità del dopo terremoto), la viticoltura resta a tutt’oggi un’attività agricola marginale.
Il Fiano Arenara di Agricola Cianciulli
Detto che l’Agricola Cianciulli ha nel frattempo ampliato la superficie vitata a fiano, con un altro ettaro non molto distante dalla cantina, ottime cose sembra promettere il millesimo del Fiano Arenara 2021 assaggiato in anteprima durante la mia visita in azienda, che regala suggestioni fruttate, erbacee e finemente affumicate. Quanto, invece, ai Fiano Arenara 2019 e 2020, che ho assaggiato con calma a casa, il primo è risultato oltremodo penalizzato da note ossidative, mentre il secondo, complice anche un tenore alcolico di poco inferiore (12,5% contro 13%), mi è parso sottile e aggraziato, molto ben caratterizzato nei profumi di pesca e foglia di limone.
L’Aglianico Le Starse di Agricola Cianciulli
Al Fiano Arenara (unico vino prodotto sin dal 2013, anche se la prima annata commercializzata è la 2014) si è aggiunto, più di recente (2018), l’Aglianico Le Starse, ottenuto dalle uve di una vigna centenaria in conduzione da un anziano zio di Pino, a poche centinaia di metri dal centro aziendale, ma posta a quota sensibilmente inferiore. Si tratta – altra nota positiva – di un clone locamente detto aglianico lasco, che ha grappolo spargolo e acini di piccole dimensioni: maturazioni in botti di rovere da 10 hl, nessuna forzatura in fatto di macerazione sulle bucce, ché l’obiettivo è preservare la croccantezza del frutto e l’innata vocazione gastronomica favorita da un notevole slancio acido-sapido. Un piatto di cannazze al ragù ed è subito amore: provare per credere (io l’ho fatto, segnatevi Osteria Tre Rose a Calitri). 😉